Seminario Interregionale sul Terzo Settore
Il Forum del Terzo settore, in collaborazione con La Fondazione con il
SUD e nell’ambito del percorso Formazione Quadri Terzo Settore,
organizza un seminario interregionale sui temi: Benessere e
partecipazione, Le Risposte della Politica, I Percorsi delle Politiche,
Il Ruolo del Terzo Settore.
Il seminario della giornata di due giorni (21 e 22 febbraio) si terrà presso il Grand Hotel di Salerno sul Lungomare Clemente Tafuri 1 e coinvolge le sei regioni del sud Italia: Basilicata, Campania, Calabria, Puglia, Sardegna, Sicilia. Variegata la partecipazione degli interventi, provenienti sia dal mondo politico istituzionale, accademico e da rappresentanti del Terzo Settore.
Per partecipare è necessario accreditarsi prima dell’inizio delle sessioni plenarie presso il punto accoglienza della Campania.
Venerdì 21 febbraio
ore 14.00 Sessione Plenaria
Saluti
Mauro Giannelli, coordinatore nazionale fqts
Vincenzo De Luca, sindaco di Salerno
Raccontare il sociale, cambiare il Paese. Terzo Settore, comunicazione, politica.
Per produrre un mutamento sociale è necessario avere una visione, una prospettiva. La cultura del fare
da sola non è sufficiente: bisogna prima saper immaginare per quale nuova realtà si intende adoperarsi,
costruire attenzione e consenso intorno a nuove idee, nuove interpretazioni dei problemi, nuove ipotesi di
intervento. La comunicazione sociale, intesa come capacità di dare voci a soggetti diversi ed emarginati,
e di promuovere una cultura e stili di vita improntati al rispetto dei diritti e della solidarietà, è una leva
fondamentale del cambiamento. Essa è la voce dei bisogni nascosti, e il motore di forme di partecipazione e
di politica nuova. Quali sono gli obiettivi e le strategie culturali del Terzo Settore per rinnovare la società e la
politica del nostro Pese?
Introduce e coordina
Emma Cavallaro, presidente ConVol
L altro Sud. Storie di straordinario meridione.
Gaia Peruzzi, formatore nazionale Laboratorio di
Comunicazione Sociale
ne discutono
Andrea Volterrani, Università di Roma Tor Vergata;
Giovanni Anversa, Giornalista Rai,
Stefano Trasatti, redattore sociale
Ore 16.30 Sessione plenaria
Il paese che vogliamo per il nostro futuro. Percezione e domande di benessere nel paese lungo:
salute, istruzione, lavoro e fragilità nell’Italia di oggi.
Cosa conta davvero nella vita di ciascuno di noi per poter raggiungere il nostro benessere? Il tema del benessere è un tema
centrale per politici ed economisti. Il rapporto tra crescita economica e benessere è piuttosto articolato e complesso, ed
oggi, in un momento di profonde trasformazioni, la crescita economica non è più una misura sufficiente per catturare il
più ampio concetto di benessere. Si tratta di una questione decisiva anche per la politica nazionale e locale perché è
la crescita del benessere e della soddisfazione di vita degli elettori che è decisiva per la rielezione dei governi e per la
costruzione delle regole, delle politiche e delle relazioni nella nostra società.
Introduce e coordina
Francesca Coleti, pilotaggio nazionale fqts
presentazione dei risultati della ricerca sui bes di Fqts – Roberto Porciello, formatore nazionale laboratorio
ricerca
ne discutono
Leonardo Becchetti, università di Roma Tor Vergata;
Enrico Giovannini, ministro Welfare;
Linda Laura Sabbadini, Istat;
Pietro Vittorio Barbieri, portavoce Forum Terzo Settore
ore 18.00 Sessione Plenaria
Partecipazione e sostenibilità: i percorsi delle politiche di welfare
Siamo abituati ad associare il termine sostenibilità con i concetti di scarsità, mancanza, privazione. Ci hanno spiegato
che chi la tira in ballo, vuole portare il mondo indietro ad un’epoca premoderna, fatta di sacrifici, autarchia, pauperismo.
Nulla di più sbagliato… sperimentare dimensioni di sostenibilità sociale, economica ed ambientale vuol dire costruire
pratiche collettive per il benessere comune, redistribuire risorse ed opportunità in modo partecipato, comunitario, in
armonia con il mondo vivente . Una prospettiva di welfare possibile attraverso politiche concrete e comportamenti
semplici che ognuno può adottare in modo individuale. Una proposta culturale per rinnovare la società e le relazioni tra le
persone, i popoli, il mondo vivente.
Introduce e coordina
Stefano Tabò, presidente nazionale csvnet
ne discutono
Salvatore Esposito, consorzio Mediterraneo Sociale;
Renato Briganti, università di Napoli
Federico II,
Arnaldo Chianese, presidente Anteas
Partecipazione e sostenibilità nella progettazione sociale – Nelly Sarlo, formatrice nazionale
laboratorio progettazione partecipata
Sabato 22 febbraio
ore 9.30
Sessione Plenaria
Una Visione per L’Italia. Attuare il patto costituzionale.
Uscire dalla crisi non vuol dire superare una momentanea flessione finanziaria, ma il fallimento di un modello di sviluppo
economico diventato -pensiero unico-. Abbiamo finalmente lasciato alle spalle il secolo scorso, i suoi modelli sociali,
gli equilibri internazionali, la sua struttura economica globale. C’è bisogno di una visione che ricomponga un orizzonte
condiviso: un patto, l’accordo fondamentale con cui una società sceglie di stare assieme. Nel nostro paese equilibri
e legami sociali si sono rotti. Cresce il divario civile tra nord e sud (in termini di capitale sociale, accesso ai diritti, alle
risorse, alla conoscenza); intere generazioni hanno mancato l’appuntamento con il mercato del lavoro e – insieme
a questo – con l’intero sistema della sicurezza sociale e della partecipazione democratica. Una comunità che vuole
superare una crisi di sistema epocale, che ha sovvertito i tempi, le modalità della vita delle persone e delle collettività,
per cui l’arco completo dei diritti, dei doveri e delle relazione tra gli appartenenti sono saltati, deve stipulare nuovamente
quell’accordo.
Introduce e coordina
ne discutono
Domenico Cersosimo, Università della Calabria
Giuseppe Cotturri, Università di Bari;
Carlo Borgomeo, Presidente
Fondazione con il Sud;
Enzo Costa, coordinatore Consulta del Volontariato Forum III Settore
ore 12.00 Sessione Plenaria
Uno sguardo non imperialista al Mediterraneo può consentire al terzo settore meridionale di lavorare oltre la logica
della -cooperazione interessata-, mediante progetti di co-sviluppo nei quali si sperimentano insieme strade nuove di
ricerca della felicità personale e sociale, condividendo esperienze, culture, processi sociali, progetti, imprenditorialità.
L attivazione dei cittadini nei processi di democratizzazione e nelle risposte alla crisi rappresenta uno spazio concreto nel
quale è possibile sperimentare forme di cooperazione capaci di fare del Mediterraneo il laboratorio di un nuovo modello
di sviluppo, fondato sul protagonismo delle comunità locali e sulla redistribuzione delle risorse e delle opportunità.
Piazza Tahrir: Partecipazione civica e solidarietà nell esperienza della rivoluzione egiziana.
Testimonianza di Nagwan El Ashwal, attivista egiziana, Chairwoman of the Arab Center for Conflict
Transformation and Democratization – MADA Foundation
Pane, libertà e giustizia. Il Mediterraneo, spazio di un nuovo protagonismo delle società civili
Intervento di Gianluca Solera, autore del volume -Riscatto Mediterraneo-, per otto anni responsabile della
costruzione delle reti nazionali della Fondazione Euromediterranea -Anna Lindh- per il dialogo fra le culture
Tavola rotonda ore 12:40
Interventi di:
Dott. Enrico Granara, Ministro
Plenipotenziario, coordinatore attività euro-mediterranee, Ministero Affari Esteri,
Carlo Borgomeo,
Presidente Fondazione Con il Sud
Sessione Plenaria ore 15.00
Un’Italia più uguale e più giusta. Il ruolo del terzo settore
Il compito di rimozione degli ostacoli all uguaglianza (pieno sviluppo della persona, partecipazione alla vita sociale) è
affidato dalla nostra costituzione alla Repubblica. Dunque, non solo allo Stato ed alle istituzioni di ordine inferiore, ma
anche ai cittadini singoli e associati. E’ da qui che nasce l impegno del terzo settore nonché l esigenza di alimentare
l esercizio del -dovere di solidarietà- da parte di tutti i cittadini in un’ottica di reciprocità; perché è la reciprocità che sta
alla base dei legami sociali, e il terzo settore – in certi casi più che la pubblica amministrazione – può ristabilite una reale
simmetria sociale. Per rinnovare il patto fondamentale e un nuovo equilibrio, simmetria dei poteri, libertà, e opportunità
nell’economia, nella partecipazione democratica, nell’accesso ai saperi, alla salute e ai diritti fondamentali c’è bisogno
quindi di una -nuova redistribuzione-, una redistribuzione sussidiaria.
coordina
Giuseppe Guzzetti, presidente Acri;
Ente: Formazione dei Quadri del Terzo Settore SUD
Recapiti: Fqts Referente Campania – tel. 347 8468872 – email. campania@fqts.org
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Scadenza: 22 febbraio 2014