Disponibili migliaia di posti di lavoro

8500 posti di lavoro che non vengono coperti per mancanza di candidati, è quanto emerge da uno studio della CGIA sulle 10 professioni introvabili nel 2014. L’Ufficio Studi della CGIA Associazione Artigiani Piccole Imprese di Mestre ha stilato, infatti, la classifica delle 10 professioni introvabili nel 2014, per le quali le aziende italiane non riescono a reperire candidati. Sulla base di una indagine periodica condotta da Unioncamere-Ministero del Lavoro, che ha intervistato un campione qualificato di imprenditori, la CGIA ha previsto che, per il 2014, si creeranno ben 29000 posti di lavoro per le 10 figure professionali più difficili da reperire sul mercato del lavoro, e che ben 8500 delle posizioni disponibili rischiano di rimanere scoperte a causa della penuria di personale disponibile.

Lo studio ha preso in considerazione le professioni per cui le aziende prevedono l’assunzione di almeno 1.000 figure, non stagionali, ed in cima alla top ten dei profili più richiesti troviamo analisti e progettisti di software, tecnici programmatori, ingegneri energetici/meccanici, tecnici della sicurezza sul lavoro ed esperti in applicazioni informatiche. In realtà il dato in sé è positivo, se raffrontato al 2009 e al periodo di inizio della crisi economica che ha colpito il nostro Paese, in quanto i lavori introvabili si sono praticamente dimezzati, ma ciò che è interessante notare è l’evoluzione degli stessi che se prima erano orientati maggiormente alle professioni artigianali, oggi sono focalizzati sui ruoli informatici, ingegneristici e tecnici. In sostanza le professionalità richieste sono sempre le stesse, ciò che si è modificato è l’ordine in cui si posizionano rispetto all’elenco delle 10 più richieste.

Ecco l’elenco delle 10 professioni introvabili elaborato dalla CGIA di Mestre:

1. Analisti e progettisti di software;

2. Tecnici programmatori;

3. Ingegneri energetici e meccanici;

4. Tecnici della sicurezza sul lavoro;

5. Tecnici esperti in applicazioni informatiche;1

6. Attrezzisti di macchine utensili;

7. Professioni sanitarie infermieristiche e ostetriche;

8. Acconciatori;

9. Installatori e riparatori di apparati elettrici ed elettromeccanici;

10. Professioni sanitarie riabilitative.

Diversi fattori, quali ad esempio la preparazione non sufficiente dei giovani che si avvicinano alle professioni tecnologiche e ad alta specializzazione, e le evoluzioni del mercato del lavoro stesso, che ha visto cambiare sostanzialmente la geografia e la graduatoria dei lavoratori più difficili da reperire, hanno generato questo disallineamento tra domanda e offerta.